L’obiettivo è presentare alcune considerazioni relative alle potenzialità dell’impiego di giovani psicologi nelle attività di incontro delle vittime e di dialogo con gli operatori dell’emergenza: verranno discusse alcune specifiche caratteristiche dei giovani psicologi (capacità di adattamento, flessibilità, capacità di dialogo, dimestichezza nell’utilizzo delle nuove tecnologie, disponibilità ad “andare verso” l’utenza quale nuovo modo di immaginare l’accoglienza), partendo dalla convinzione che la promozione della salute in siffatti contesti e la riduzione degli effetti traumatici sulle persone non possa prescindere dalla realizzazione di interventi volti a ripristinare nel modo più rapido ed efficace possibile ampie condizioni di normalità pre-evento, comprese reti sociali reali e virtuali.
Bibliografia
Brunori L., Gagliani G., Gibin A.M. (2004). Volontari al fronte, prepararsi all’emergenza attraverso il gruppo. Franco Angeli, Milano
Gelsomino S., Dente P. (2002). Dopo la catastrofe, prevenzione e primo intervento su vittime e soccorritori affetti da PTSD. Cryteria, Milano
Young, B. et al. (2002). L’Assistenza Psicologica nelle Emergenze. Centro Studi Erickson, Trento.
Pietrantoni, L., Prati G. (2009). Psicologia dell’Emergenza. Il Mulino, Bologna.
Sbattella, F. (2009). Manuale di Psicologia dell’Emergenza, Franco Angeli, Milano.