Il SIT – Settimana dell’Informazione Terapeutica, un’iniziativa realizzata a maggio 2015 con l’obiettivo di informare i Giovani Psicologi in merito all’offerta formativa di specializzazione in Psicoterapia, è stato uno dei più importanti progetti realizzati da GPL dall’insediamento della nuova Consigliatura.
L’evento ha centrato il segno, ottenendo il plauso da parte delle Istituzioni, tra cui L’Ordine della Lombardia che è divenuto partner del progetto, delle Scuole di Specializzazione e, soprattutto, dei Giovani Psicologi, che da sempre rappresentano il cuore pulsante della realtà che rappresento.
Orgoglio e grande soddisfazione, dunque, per tutti noi e per i componenti dell’ente con cui abbiamo ideato e realizzato l’evento. L’entusiasmo era talmente alto che ci siamo detti: perché non rendere il SIT un appuntamento annuale? Così ci siamo subito messi al lavoro per realizzare l’edizione 2016, che a metà settembre era praticamente già pronta.
Purtroppo, entusiasmo e voglia di portare avanti insieme un’idea vincente sono stati spazzati via da una serie di episodi e comportamenti da parte dell’altro ente che hanno messo me e il gruppo di GPL in una posizione veramente difficile, sia a livello professionale che personale, e che hanno portato ad una interruzione definitiva della sinergia.
Questa situazione, che ha avuto inizio il 22 settembre scorso e che si è trascinata per settimane, ha messo in luce una diversità di principi e di valori tale da rendere le due realtà del tutto inconciliabili e non più integrabili.
Non entrerò nello specifico dei fatti accaduti per serietà ed etica professionale e personale; basti sapere che l’interruzione obbligata della precedente collaborazione ha portato a due possibili scenari per GPL: o rinunciare al Progetto di cui siamo stati pionieri o portarne avanti uno in parallelo, con l’eventualità, quasi certa, di creare una grande confusione e rendere l’iniziativa non più funzionale per i suoi destinatari.
Abbiamo scelto di non rispondere all’azione drastica dell’ente con cui abbiamo collaborato: il nostro modo e stile di operare è altro, e soprattutto è rivolto ad azioni che portano beneficio ai nostri interlocutori, i Giovani Psicologi.
Dopo intense riflessioni, GPL ha scelto dunque di “uscire di scena” rispetto al progetto SIT. Questa decisione ha un significato ben preciso: la nostra categoria professionale, soprattutto nella sua fascia più giovane, ha bisogno di iniziative che uniscano, non che dividano. Ha bisogno di sentirsi parte di una rete in cui serietà, lealtà e rispetto reciproco siano le premesse che consentono di collaborare attivamente nella direzione di costruire orizzonti solidi e condivisi, e di sviluppare nuovi pensieri. In linea con la nostra mission, ci siamo orientati verso altro.
La nostra decisione è stata comunicata in primis all’Ordine Regionale e successivamente alle Scuole di Specializzazione (che purtroppo sono state “spettatrici” di questa spiacevole dinamica).
Recentemente anche OPL, che era stato nel 2015 partner del progetto, ha espresso la Sua posizione in merito, comunicando, a seguito della nostra uscita, di non voler più sostenere l’iniziativa e di considerarla definitivamente conclusa.
Il SIT, in altre parole, NON ESISTE PIU’.
Lo dico con grande rammarico, perché tutto questo poteva essere evitato. Perché alla fine, chi veramente ha “perso” sono i Giovani Psicologi, per i quali il SIT ha rappresentato un servizio utile ed efficace.
Come Associazione, ci impegneremo affinchè questa “perdita” possa essere compensata con un nuovo “guadagno” di servizi e di informazioni per i tantissimi Giovani Colleghi che ci seguono e ci sostengono.
Cecilia Pecchioli
Presidente GPL