Al primo punto dell’ODG l’elezione del nuovo Presidente. È Giuseppe Tessera il portavoce di AP, che motiva la candidatura di Mauro Grimoldi in quanto “uomo scelto dal gruppo di AltraPsicologia per le capacità di organizzare gruppi e avviare progetti”.
Professione Psicologo attraverso le parole di Riccardo Bettiga presenta la candidatura di Enrico Molinari, uomo bandiera del gruppo e Presidente uscente OPL.
L’ampia maggioranza di AP non lascia molti dubbi sull’esito della votazione: 9 voti per Grimoldi, 5 per Molinari, una scheda bianca (gesto effettuato dal presidente uscente che, come il galateo dovrebbe imporre, rinuncia a esprimere la sua preferenza perché candidato).
Alle successive votazioni Professione Psicologo decide di non presentare alcun candidato quale gesto di apertura e attesa verso l’attuale maggioranza. È una mano tesa, una galante apertura al confronto e al lavoro sinergico per il bene comune della professione, lontana da atteggiamenti di scontro e opposizione cieca e sorda che spesso hanno rallentato e danneggiato il lavoro dell’Ordine.
L’aspettativa trova, con non poca eleganza, delusione nell’urna che sistematicamente vede 8 preferenze, un’autovotazione e 6 schede bianche; l’apertura alla collaborazione viene quindi rinviata al futuro, ai progetti e ai contenuti.
Vengono eletti quale Vicepresidente, Alessandro Spano “per la sua energia e per la capacità di motivare e coinvolgere le persone, oltre che per l’ottima sinergia con il neo eletto Presidente”; Segretario Carlotta Longhi, presentata per questo ruolo perchè “coerente, capace e determinata”; Tesoriere, il dirigente d’azienda Roberto Bonanomi che “non bada a risparmiare tempo ed energie ma si butta anima e corpo nei progetti”.
Elette le 4 cariche alcuni consiglieri esprimono un commento su quanto successo. Molinari in particolare sottolinea che per raggiungere la tanto auspicata rappresentanza di tutti gli iscritti, si debba necessariamente passare attraverso il dialogo e il confronto tra le differenti componenti consiliari. Anche per questo motivo la richiesta avanzata da Molinari volta a chiedere di: “riconoscere la nostra diversità dal vostro gruppo” va nella direzione di una dialettica che possa arricchire le competenze in gioco ed evitare gli errori fatti nel passato. Si ribadisce e giustifica la logica del principio di continuità nel rinnovamento.
Arriva infine il momento del nuovo Presidente, che chiede a tutti i consiglieri (e ottiene a maggioranza assoluta) il permesso di essere videoregistrato nel suo discorso in modo da poterlo pubblicare sul sito internet OPL (per motivi pratici la registrazione non è avvenuta ma ripetuto e registrato in seguito è ora online sul sito OPL).
L’opinione
In un clima fortemente improntato da uno spirito “politically correct”, le parole della nuova maggioranza auspicano un’ampia collaborazione tra i 15 consiglieri, paragonati a più riprese e in differenti occasioni a 15 cavalieri che lavorano assieme in un contesto dove maggioranza e opposizione non abbiano ragione di esistere se non in casi estremi.
Parole belle e interessanti che caricano le proposte della stessa maggioranza di aspettative da parte di tutti.
Come si concilierà la volontà di rappresentare l’ordine intero con le percentuali bassissime di affluenza al voto e con la conseguente scarsa rappresentatività del consiglio?
Riuscirà questa maggioranza a rappresentare anche realtà diverse dalla base elettorale di Altrapsicologia? Riuscirà a liberarsi dal pregiudizio di gruppo sempre e solo “contro”?
Altro punto sul quale forse è bene fermarsi a riflettere è quello dell’idea di collaborazione tra 15 cavalieri tutti alla pari. Immagine molto bella, per carità, ma che attualmente si è limitata alle parole.
Se la comunicazione manca o è ambigua e parziale, i gruppi si sfaldano, le notizie non circolano, si creano incomprensioni. Vista la grande esperienza di AP nel creare e gestire gruppi, di nuovo le aspettative sono alte.
È comunque comprensibile che i primi passi di un gruppo politico mai stato abituato ad amministrare e a governare possano essere incerti. Aspettiamo.
Dal canto nostro piuttosto che alle parole preferiamo lasciare spazio ai fatti, i primi, apprezzati da tutti sono stati la candidatura di Molinari alla presidenza e nessuna opposizione rispetto alle altre cariche proposte da AP.
Come dicono gli inglesi: “it takes two to tango”
Luca Mazzucchelli
Riccardo Bettiga
Roberta Cacioppo